La Campagna Detox, lanciata da Greenpeace, prende coscienza del peso che i processi chimici richiesti dal settore tessile hanno sull’ambiente e incoraggia l’adozione di soluzioni per ridurre il loro impatto ambientale e l’utilizzo di sostanze pericolose non solo per la natura, ma anche per le persone. Attenzione ai processi e al loro corretto e sicuro svolgimento, ricerca e controlli sulle sostanze chimiche utilizzate e adozione di depuratori e altre tecnologie di contenimento di inquinanti e di efficientamento energetico: spronando le aziende a trovare nuove soluzioni per svolgere le proprie attività di nobilitazione e di finissaggio tessile, Greenpeace vuole regalare una Moda libera da sostanze pericolose. La Campagna Detox è stata lanciata sette anni fa rivolgendosi alle aziende del settore tessile e ponendo loro come obiettivo la rimozione entro il 2020 di un elenco prioritario di sostanze chimiche pericolose dalle loro filiere produttive: oggi Greenpeace Germania, a 2 anni dal traguardo, fa il punto della situazione nel rapporto Destination Zero: seven years of Detoxing the clothing industry. Ottanta aziende hanno aderito alla Campagna Detox, di cui circa sessanta sono italiane, comprendendo anche grandi nomi della moda come Valentino, Miroglio e Benetton, oltre a numerose realtà produttive della filiera, comprese aziende di nobilitazione, finissaggio e candeggio come Texcene. Texcene, infatti, ha aderito già dal luglio 2017 a quest’impegno per una Moda libera da sostanze chimiche pericolose, rivoluzionando i propri processi produttivi per assicurare il rispetto della Campagna Detox e al contempo mantenere elevata la qualità di tutte le lavorazioni di nobilitazione, finissaggio e candeggio. Texcene ha fatto la sua parte negli importanti traguardi raggiunti dalla Campagna Detox: aziende più responsabili sull’intero processo produttivo, maggiore trasparenza e tracciabilità delle filiere e completa eliminazione dei PFC (composti poli- e per-fluorurati) da parte del 72% degli aderenti, tra cui Texcene stessa; il rapporto di Greenpeace dimostra come sia possibile nel settore tessile mantenere la competitività senza usare sostanze chimiche pericolose. Ma oggi si parla della Campagna Detox per un altro motivo, oltre al fare il punto della situazione sul percorso settennale di Greenpeace: a partire dal 15 novembre 2018 c’è stato un importante aggiornamento che riguarda quest’impegno per eliminare le sostanze pericolose. Si tratta infatti di un nuovo rilascio, sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano, che prende atto dei progressi e dei cambiamenti rispetto all’originale formulazione Detox di 7 anni fa, e riflette così nuove conoscenze e tecnologie per i test sui limiti e metodi. Questo ha portato a: -Una riclassificazione degli originali 12 gruppi di sostanze chimiche pericolose in 21 gruppi, basati sulle convenzioni in uso da ZDHC, AFIRM e i maggiori brand di moda; -Una riclassificazione delle originali 470 sostanze chimiche pericolose nei 21 gruppi. -191 nuove sostanze pericolose, introdotte da ZDHC per formulazioni e acque di scarico e da AFIRM per i prodotti. In questo modo, alle direttive Greenpeace si affiancano le indicazioni e gli approcci di ZDHC e AFIRM, due programmi che puntano anch’essi a una Moda priva di sostanze pericolose. Prendendo atto di questo aggiornamento alla Campagna Detox, Texcene rinnova il suo impegno nei confronti del benessere delle persone e dell’ambiente, mantenendo sempre la propria eccellenza nella nobilitazione, nel finissaggio e nel candeggio dei tessuti. Scopri di più contattandoci.