Oggi affrontiamo il tema della moda sostenibile. L'industria della moda è un settore cruciale per l'economia di molte nazioni. Ad esempio, per l’Italia genera un fatturato superiore ai 100 miliardi di euro. Tuttavia, il comparto moda è anche uno dei settori più inquinanti a livello globale, responsabile di circa il 10% di tutte le emissioni globali, parliamo di quasi 5 miliardi di tonnellate di CO2 immesse nell'atmosfera ogni anno.
La moda sostenibile, conosciuta anche come eco moda, è un movimento e un processo di promozione di un sistema di produzione di moda che valorizza l'ambiente e la responsabilità sociale. Si concentra su tutto il ciclo di vita di un prodotto della moda: dall'origine delle materie prime alla produzione, dal consumo fino allo smaltimento finale.
E, di fronte alle cifre sulle emissioni, non c’è da stupirsi se si stia facendo breccia un richiamo ad una moda più green. Ma cosa significa, in dettaglio, moda sostenibile?
Ecco gli elementi chiave del concetto di moda sostenibile
Non sono molti, ma sono tutti di importanza rilevante:
Uso di materiali ecologici. Questo comporta l'uso di fibre e materiali naturali, organici, riciclati o biodegradabili, che hanno un minore impatto ambientale rispetto a quelli sintetici o non sostenibili.
Produzione etica. La moda sostenibile si preoccupa delle condizioni di lavoro di coloro che producono i capi di abbigliamento. Ciò include il pagamento di salari equi, la garanzia di condizioni di lavoro sicure e il rispetto dei diritti umani e del lavoro.
Produzione a basso impatto ambientale. Questo può includere l'uso di energia rinnovabile, la riduzione di emissioni di gas serra, l'ottimizzazione dell'uso dell'acqua, l'eliminazione di sostanze chimiche tossiche e la riduzione dei rifiuti e dell'inquinamento durante il processo di produzione.
Durabilità. I prodotti della moda sostenibile sono progettati per durare più a lungo, il che significa che non devono essere sostituiti con la stessa frequenza dei capi di moda "fast". Questo riduce la quantità di rifiuti prodotti e l'impatto ambientale del processo di produzione.
Riciclo e upcycling. La moda sostenibile promuove l'uso di materiali riciclati e l'upcycling, che è il processo di trasformazione di prodotti dismessi o indesiderati in nuovi prodotti di valore superiore.
Consumo consapevole. I consumatori sono incoraggiati a acquistare meno, a scegliere prodotti di qualità, a riparare gli articoli invece di gettarli e a riciclare o donare i capi di abbigliamento che non usano più.
Le aziende di moda sostenibile dovrebbero essere trasparenti sulle loro pratiche di produzione e supply chain, permettendo ai consumatori di fare scelte informate.
Ed è proprio sull’applicazione di questi concetti che vanno interpretati i diversi programmi per una moda più sostenibile.
Tra questi (ce ne sono moltissimi) vale la pena elencarne 3:
Sustainable Apparel Coalition<
United Nations Fashion Industry Charter for Climate Action
Global Fashion Agenda
Oltre naturalmente al protagonista di questo articolo: il Fashion Pact
Che cos'è il Fashion Pact?
Il Fashion Pact è un patto promosso nell'aprile 2019 dal Presidente francese Macron e da François-Henri Pinault, Presidente e CEO di Kering.
Unisce più di 60 aziende leader nel settore moda e tessile, che si sono impegnate a frenare il riscaldamento globale, a rigenerare la biodiversità e a proteggere gli oceani. Le aziende aderenti provengono da 14 nazioni diverse, rappresentano oltre 200 marchi e costituiscono un terzo dell'intera industria della moda.
Moda sostenibile: quali sono gli obiettivi del Fashion Pact?
Sono tre i temi principali: la lotta contro i cambiamenti climatici, la salvaguardia della biodiversità e la protezione degli oceani.
L'ambizione primaria del Fashion Pact è di raggiungere la neutralità di carbonio entro il 2050. Entro il 2025, le aziende aderenti si impegnano a garantire che il 25% del loro approvvigionamento di materie prime abbia un basso impatto ambientale e a raggiungere una quota del 100% di energia rinnovabile entro il 2030.
Per quanto riguarda l'utilizzo di materiali sostenibili, le aziende si impegnano a seguire certificazioni come il "Fair Trade Certified" e il "Better Cotton Initiative" , il programma di sostenibilità del cotone più grande al mondo.
Texcene e la sostenibilità
Ogni giorno rinnoviamo il nostro impegno nei confronti dell'ambiente e del benessere delle persone, integrando tecnologie per la produzione di energia da fonte rinnovabile con impianti ad efficienza energetica quali una centrale idroelettrica di potenza pari a 450 KW e un impianto fotovoltaico da 990 KW, con una produzione complessiva annua combinata di circa 4 milioni di kWh di energia elettrica.
Grazie all’impiego di recuperatori di calore abbassiamo i nostri consumi energetici, mentre gli impianti di abbattimento fumi e i depuratori limitano l’impatto ambientale dei nostri processi di nobilitazione tessile.
Crediamo che l’industria tessile possa, e debba, coniugare la qualità dei processi di finissaggio, tintura e candeggio con il rispetto dell’ambiente. Ogni giorno concretizziamo questo ideale nelle nostre lavorazioni tessili, accompagnando i livelli di eccellenza nella nobilitazione con scelte che garantiscono il benessere delle persone e la salvaguardia dell’ambiente. Questo impegno è riconosciuto da enti di controllo internazionali, che hanno rilasciato a Texcene queste certificazioni: OEKO-TEX Standard 100, GOTS (Global Organic Textile Standard), Detox (Greenpeace), Global Recycled Standard.
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