Il Made In Italy è da sempre riconosciuto su tutti i mercati come icona di alta qualità, specie per quanto riguarda il mondo della moda e dell’abbigliamento. I capi del Bel Paese sono particolarmente stimati a livello globale, ma questo discorso si può estendere a tutta la filiera tessile italica, con la massima attenzione e l’elevata cura riservate a tutte le fasi del processo, dalla raccolta della materia prima al finissaggio per poi arrivare infine al capo confezionato di prima qualità, sia esso d’alta moda o più mondano. Nonostante questo rispetto per l’industria tessile italiana, le leggi del mercato sono severe e molto spesso portano a preferire la competitività alla qualità, portando a scegliere i fornitori sulla base della convenienza del loro prezzo piuttosto che sul servizio offerto. Un caso significativo è stato quello dell’inversione di tendenza del mercato americano: se nel 2010 un terzo dei tessuti trattati con finissaggi italiani veniva acquistato da Oltreoceano per poi essere confezionata in Turchia, Cina e India, ora la quota si è ridotta del 5%. Questo perché negli anni in cui il valore dell’euro aveva superato quello del dollaro, combinata con la crisi di mercato statunitense, aveva portato i compratori americani a rivolgersi ad altra fornitori più convenienti, come India e Vietnam. Oggi, pur essendo ritornati ad una situazione di mercato simile a quella originaria, è difficile invertire la tendenza una volta fidelizzati altrove. Questo caso è particolarmente emblematico perché l’industria tessile italiana aveva sviluppato una tecnologia innovativa pensata appositamente per soddisfare la domanda americana, caratterizzata da grandi quantitativi di tessuto nobilitato: utilizzando il plasma era possibile trattare fino a 5 chilometri di tessuto con un solo ciclo di tintura che garantisce un colore solido e omogeneo su tutta la superficie. Con il cambio di tendenza del mercato americano che è accaduto nel corso dello sviluppo della tecnologia al plasma, i risultati finali di questa innovazione risultano fortemente diminuiti. Ciò è anche imputabile ad un cambiamento più generale dei bisogni delle industri tessili: negli ultimi cinque anni, le richieste di grandi quantitativi dello stesso colore sono diminuite, a fronte di ordini di nobilitazione sempre più diversificati, poche centinaia di metri per tipologia di colore o di decorazione, in modo da essere maggiormente flessibili e adattabili a cambiamenti sempre più frequenti della moda. Al di là del caso particolare, la sfida del mercato coinvolge tutte le aziende di nobilitazione e di finissaggio italiano, che devono offrire risposte decise in grado di capire le richieste dei clienti e di offrire competitività senza sacrificare la qualità che ha da sempre contraddistinto il Made In Italy. Texcene offre un’ampia gamma di trattamenti di nobilitazione, finissaggio e candeggio con un’esperienza maturata dal 1981: nell’arco di questi 37 anni, abbiamo vissuto da protagonisti i cambiamenti di questo mercato, trovando soluzioni e potenziando la nostra offerta per adattarsi a richieste sempre più diversificate dei clienti. Con macchinari pressoché unici in tutta Italia, garantiamo l’elevata qualità delle nostre lavorazioni con formule competitive sul mercato nazionale e internazionale: scopri di più contattandoci.