Dietro la nobilitazione tessile c’è un costante lavoro di ricerca e sviluppo: idee e innovazioni tecnologiche aprono la strada a trattamenti per migliorare l’aspetto o le proprietà dei tessuti e per ridurre l’impatto ambientale dei processi. Tra passato, presente e futuro, ecco alcune nobilitazioni tessili con effetti particolari. Grazie a una speciale soluzione con cristalli termosensibili, la tinta del tessuto cambia in base alla temperatura: quando una persona indossa questo tipo di capi, vedrà mutare il colore in base al calore delle diverse zone del corpo e alle condizioni climatiche. L’invecchiatura invece crea volutamente un effetto di usura sul tessuto: a seconda della tecnologia usata si ottengono effetti diversi, dal delavato al decolorato, dallo stone washed alla decorazione mirata. In fase di lavaggio, si possono aggiungere pietre pomici o della perlite, che svolgono un’azione fisica di usura senza rovinare i capi. Un altro metodo prevede l’uso di enzimi, mentre il laser ‘consuma’ aree specifiche della superficie per creare il pattern desiderato, senza lasciare alla casualità degli altri mezzi. Il decatissaggio stabilizza le dimensioni del tessuto, fissa l’orientamento della peluria dopo la garzatura e migliora la qualità della superficie, rendendola più piena, voluminosa e morbida. Questo trattamento è tipicamente usato per la lana, dove le sensazioni tattili sono molto importanti, ma non ha limiti di applicazione. Il processo raffredda bruscamente il tessuto per fissare le fibre nello stato desiderato: può essere effettuato a secco, irrorandolo con vapore caldo e abbassando poi la sua temperatura, oppure a umido (il cosiddetto potting), riscaldandolo con acqua calda e poi raffreddandolo con il vapore. Il processo può anche essere effettuato in continuo, con cilindri rotanti ed erogatori di vapore: regolando velocità e pressione dei cilindri e umidità e pressione del vapore, cambierà l’intensità del decatissaggio. Diverse tecnologie brevettate, infine, offrono un’azione termoregolatrice, con particolari materiali e trame che reagiscono dinamicamente alla temperatura: in questo modo si mantiene il comfort di chi indossa questi capi sia in inverno che in estate, sia in condizioni di riposo che durante intensa attività fisica. La nobilitazione tessile permette di trattare anche tessuti destinati a un uso tecnico, che devono cioè resistere a particolari condizioni di impiego, a volte anche estreme. I trattamenti ignifughi utilizzano diversi espedienti per evitare la propagazione delle fiamme sul tessuto. Il più diffuso prevede di legare il fosforo alla fibre per aumentare la quantità di ossigeno necessaria a innescare la combustione. Con l’impermeabilizzazione, invece, si applica un film di resine sintetiche che blocca il passaggio dell’acqua e dell’aria: questo trattamento è impiegato sia per capi d’uso quotidiano, sia su attrezzatura per professionisti, come le mantelle dei pompieri. Innovare la nobilitazione tessile significa anche efficientare trattamenti già consolidati: gli effetti antistatici, antibatterici e antimacchia si possono ottenere con il plasma, che modifica in modo mirato la struttura chimica di strati del tessuto. In questo modo si ottimizzano le caratteristiche superficiali del capo senza alterarne la massa complessiva e gli effetti sono più duraturi. Il mondo tessile continua a crescere e quindi sempre più importante l’esperienza nel settore. Da 35 anni Texcene combina macchine di marchi storici con la costante ricerca di nostri laboratori: scopri di più contattandoci.