Il valore dei capi d’abbigliamento e degli altri prodotti tessili che utilizziamo ogni giorno è frutto degli sforzi dell’intera filiera produttiva, di tutte quelle imprese che contribuiscono a creare valore aggiunto a un tessuto prima di essere presentato all’acquirente finale.
Dalla produzione o raccolta delle materie prima alla loro lavorazione, dai trattamenti di nobilitazione al confezionamento, l’eccellenza italiana emerge grazie all’impegno di tante realtà ed all’incontro di know how differenti tra loro, che permette di ottenere risultati qualitativi che vanno oltre la semplice somma delle parti.
Queste imprese sono mediamente più piccole rispetto a quelle dei Paesi industrializzati e molto più specializzate: questa particolarità tutta italiana permette alla filiera di muoversi con più flessibilità e di rivolgersi di volta in volta al soggetto più indicato per una determinata lavorazione o fase produttiva, ma al contempo crea una rete di relazioni, contaminazioni, simbiosi e sinergie che fanno crescere tutto il settore, elevano gli standard di qualità e spingono l’innovazione, per proporre nuovi tessuti e lavorazioni, e processi più efficienti.
L’associazione del settore tessile, Sistema Moda Italia, divide in otto settori questo lungo processo produttivo: filatura, tessitura, nobilitazione, biancheria domestica, maglieria, intimo, confezionamento e varie; il coordinamento è quindi fondamentale, sfociando in ben 26 gruppi merceologici.
Il successo della moda italiana sta proprio nelle padronanza di questa filiera particolarmente estesa ed articolata, e del suo dialogo con i distretti territoriali: è un dato di fatto che storicamente queste imprese sono cresciute proprio grazie al legame con i propri territori e la diffusione di conoscenze e competenze attraverso reti di relazioni: per questo, anche in un contesto di globalizzazione e delocalizzazione, le imprese che sono rimaste legate alla propria realtà di origine riescono ad offrire un prezioso plus valore che rende le loro produzioni altamente competitive.
Tradizione ed innovazione, insomma: grazie a questa accoppiata vincente il tessile Made in Italy traina la ricerca globale, detta gli standard di qualità e riesce a raggiungere ricavi di oltre 20 miliardi di euro. Tutto ciò viene accompagnato anche dagli impegni delle aziende in materia di ecosostenibilità, specie a livello di nobilitazione e finissaggio, in cui ci sono processi che utilizzano grandi quantità di acqua, energia ed agenti chimici: mantenendo sempre elevato il livello qualitativo, le imprese hanno preso impegni concreti per rendere le proprie attività il più sostenibili possibili.
Dal 1981, Texcene opera nella filiera tessile italiana svolgendo processi di tintura, nobilitazione e finissaggio dei tessuti, per garantire risultati di elevata qualità e dare il proprio contributo alla crescita di un settore chiave italiano. Mettendo sempre in primo piano i bisogni del cliente, offriamo una grande varietà di lavorazioni, curando tutti i dettagli e rispettando gli standard della campagna Detox di GreenPeace: scopri di più contattandoci.