Le abitudini dei consumatori sono in continua evoluzione e richiedono al mercato di adeguarsi di conseguenza: a fronte di una domanda sempre più varia e specializzata, è necessario rispondere con un’offerta adeguata, in una continua rincorsa verso innovazione, efficienza e qualità. Non si può chiudere gli occhi di fronte a questa realtà, perché non è solo un momento, quanto piuttosto la ridefinizione della nostra società. Il ciclo della produzione e del consumo è stato in particolar influenzato da alcuni fattori: i Paesi del Sud-Est asiatico, tradizionale fonte di manodopera a basso costo, hanno affrontato un processo di miglioramento del benessere economico medio, portando a costi produttivi più alti e una sempre crescente percentuale di prodotti destinati al mercato locale; una richiesta di una produzione sempre più rapida, che obbliga a un cambio ugualmente rapido della merce tessile e quindi a risposte sempre più puntuali da parte delle aziende; la maggior consapevolezza ambientale da parte. Nel 2016 l’industria di questo settore ha raggiunto quota 667 miliardi di dollari, con una stima di crescita del 5% entro il 2022 e la leadership dell’esportazione saldamente nelle mani di Europa e Cina; tuttavia, per via dei fenomeni già citati, solo l’UE mantiene un tasso di crescita (1,1%), mentre il mercato asiatico sta rallentando. Qua entra in gioco il secondo fattore, un misto di differenti trend che impongono una produzione rapida: il Fast Fashion vede un’alternanza di capi d’abbigliamento sugli scaffali sempre più frequenti, mentre le realtà di vendita online vogliono un modello di distribuzione on-demand (ordini pari al numero di richieste dei clienti senza quindi avere giacenze). Questo ha portato le industrie tessili a tornare ‘a casa’, con una produzione locale capace di far fronte a questo genere di domande. Questa crescita deve però svilupparsi di pari passo con modi per minimizzare l’impatto ambientale legato alla produzione: in particolar modo questo problema è sentito nei processi di nobilitazione, finissaggio e candeggio dei tessuti, che richiedono l’impiego di prodotti chimici e grandi quantitativi di acqua (il tessile è il terzo comparto industriale al mondo per consumi idrici) e di elettricità (per macchinari e riscaldamento). In questo contesto, un modello di produzione puntuale, efficiente, professionale, flessibile e responsabile come quello di Texcene rappresenta la soluzione in grado di soddisfare un mercato in crescita e una domanda sempre più rapida e specifica. Con un’esperienza in nobilitazione, finissaggio e candeggio fin dal 1981, questa realtà industriale italiana si è evoluta di pari passo con le esigenze del mercato, sempre mantenendo il suo approccio caratteristico alla produzione: qualità Made In Italy realizzata con macchinari unici nel loro genere per il settore, altamente performanti e customizzabili per ogni richiesta; l’approccio tailor-made, capace di effettuare anche ordini quantitativamente piccoli, in grado di soddisfare la richiesta di varietà dei capi d’abbigliamento dei distributori finali. Tutto ciò mantenendo elevati standard di rispetto ambientale, garantendo sempre che gli interessi economici non sovrascrivano il benessere e la salute delle persone e della natura. Scopri di più contattandoci.