Cos’è il finissaggio? Il finissaggio è l’insieme delle lavorazioni effettuate su tessuti per migliorare il loro aspetto, la sensazione al tatto e proprietà fisiche come resistenza agli strappi e ai lavaggi, elasticità, traspirabilità e via dicendo: lo scopo è quello di creare un prodotto migliore ed è per questo motivo che viene detta anche nobilitazione. I processi di finissaggio sono svolti con azioni meccaniche, sostanze chimiche, resine o siliconi in forma di microfilm, o con una combinazione dei metodi sopracitati. Queste operazioni permettono di garantire la qualità dei prodotti finali e diventano quindi uno step fondamentale per il settore dell’abbigliamento, da quello quotidiano fino a quello dell’alta moda Made in Italy e straniera. Quali sono i trattamenti di finissaggio? Possiamo suddividerli quindi in due categorie, quelli con finalità più estetiche e quelli volti a migliorare le proprietà fisiche. Tra quelli della prima categoria troviamo, per citarne alcuni:
- Bruciapelo: utilizzando una fiamma posta ad una distanza tale dall’essere rasente, le viene fatto passare vicino il tessuto, per far sì che il calore bruci la peluria senza danneggiare il resto, anche grazie alla tipologia della fiamma stessa, detta ossidante, che non lascia residui fuligginosi
- Calandratura: questo processo è responsabile di creare un effetto liscio e luminoso sul tessuto, che diventa satinato; facendolo passare attraverso due o più cilindri, alcuni rigidi riscaldati altri elastici, premuti uno contro l’altro per assottigliare il tessuto e creare l’effetto satinato desiderato
- Candeggio: usato spesso allo scopo di preparare un tessuto alla tintura eliminando impuritàc, il candeggio può essere considerato un trattamento a sé stante se si desidera ottenere dei bianchi puri
- Garzatura, Spazzolatura e Cimatura: la garzatura mira a formare volutamente una peluria attraverso strappi controllati sulla superficie, ottenendo un effetto morbido, vellutato e caldo al tocco; la spazzolatura solleva il pelo per renderlo parallelo, mentre la cimatura consiste nel taglio di questa peluria, che può anche essere modellata in modo tale da creare disegni a rilievo (schiacciando quella non cimata)
- Crespatura: questo processo crea sul tessuto un aspetto granuloso e ondulato grazie alla combinazione di filati con orditi e trame differenti per ottenere quelli che sono denominati commercialmente crespo plissé, crespo a bolle, crespo effetto corteccia, crêpe de chine, crêpe satin, crêpe marocain…
- Antibatterico: vengono integrati principi attivi antimicrobici, battericidi (eliminazione batteri) e batteriostatici (blocco proliferazione batteri), requisito fondamentale per tessuti ospedalieri, ma diffuso più in generale
- Antimacchia: con sostanze repellenti sintetiche o siliconiche si crea una protezione idrorepellente e oleorepellente, molto importante per tovaglie e altri tessuti pensati per la cucina
- Antipiega: resine sintetiche termoindurenti permettono di evitare lo stropicciamento nel tempo di un tessuto
- Idrorepellenza: siliconi, composti al fluorocarbone e altre sostanze chimiche idrorepellenti ricoprono le fibre del tessuto attraverso imbibizione o spruzzatura
- Impermeabilizzazione: a differenza dall’idrorepellenza, si crea un film di resine sintetiche che ha l’effetto di non lasciar passare non solo l’acqua, ma anche l’aria